venerdì 10 maggio 2013

DISTILLATI. L'incredibile storia di un ex burattinaio ebreo sessuomane



IL TEATRO DI SABBATH di Philip Roth. 1996. Einaudi.




Ecco una pregiatissima bottiglia proveniente direttamente dalla mia sezione DISTILLATI.
Mi rendo conto che consigliarvi un libro del grande Philip Roth sia cosa facile e scontata ma tra i suoi titoli che vengono solitamente citati non c'è mai il Teatro di Sabbath. Un libro immenso con un indimenticabile protagonista: Mickey Sabbath.

Io l'ho scoperto per caso una dodici anni fa in una sessione di cazzeggio sfrenato in libreria. All'epoca ancora non avevo letto i grandi capolavori di Roth quindi la mia è stata una scelta dettata dal caso e dalla fortuna. Quando si comprano i libri ci vuole molto culo. Comunque in questo caso, come spesso succede, è stata la copertina ad attirare inizialmente la mia attenzione. Poi dopo aver letto le note  sulla quarta di copertina ho deciso si comprarlo.

Arrivato a casa l'ho messo nella mia libreria. Ed è rimasto lì per dodici lunghi anni. Ogni tanto mi capitava tra le mani, lo sfogliavo. Mi continuavo a ripromettere che lo avrei letto. Nel frattempo divorai  altri libri di Roth finché l'estate scorsa prima di partire per le vacanze l'ho messo in valigia.

L'ho letto in due settimane e mezzo. E mi ha lasciato quella sensazione di pienezza che ti danno i grandi libri. Tornato a casa a Milano me lo sono tenuto per qualche mese sul comodino così giusto per averlo sotto gli occhi.

Se siete incuriositi dal personaggio Philip Roth c'è una bellissima intervista sulla Paris Review!


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